Ucraina, almeno 78 morti e 138 feriti: molti i bambini. E' precipitato al termine del «giro della morte»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA - Era una bella giornata di sole ieri a Leopoli e in migliaia erano accorsi alla base di Skniliv per assistere alle esibizioni aeree. Così, quando alle 12,52 il caccia Sukhoi è sfuggito al controllo del pilota durante un' ardita manovra, è stata una strage. Almeno 78 i morti e 138 i feriti, alcuni in condizioni gravissime. E il bilancio non è definitivo. Tra le vittime, colpite in pieno dai rottami del Sukoi e da quelli di un aereo da trasporto contro il quale si è schiantato il caccia nella sua corsa senza controllo, ci sono purtroppo numerosi bambini che accompagnavano i genitori in quella che doveva essere una giornata di festa per la base aerea e per l' intera città. Almeno sette sono morti. Era il sessantesimo anniversario della costituzione del 14mo Corpo d' armata che ha sede appunto alla base di Skniliv. E, anche se la situazione economica delle forze armate ucraine è disastrosa, era stata organizzata una giornata di esibizioni, con paracadutisti, Mig 29 e con il Su-27, uno dei gioielli dell' Aeronautica sovietica, costruito a Komsomolsk, in Russia, ma ancora in dotazione in tutti i Paesi che facevano parte dell' Urss. E' un aereo con due timoni di coda e due motori, simile all' americano F15 Eagle, ma capace di prestazioni superiori. L' esemplare, che si è esibito ieri, era una versione da addestramento (Su-27 Ub), guidato dal comandante Vladimir Toponar, il capo della sezione addestramento della base. Assieme a lui c' era un altro pilota, il colonnello Yuri Yegorov. L' aereo è decollato, ha fatto un paio di evoluzioni. Poi, mentre i bambini stavano tutti col naso all' insù, ha iniziato la difficile manovra di Nyesterov, un giro della morte, al termine del quale l' apparecchio continua a volare rasente al suolo. Ma qualcosa è andato storto. Il Sukoi aveva quasi terminato la manovra ed era a bassissima quota. Qualcuno dei presenti ha raccontato di non aver più sentito il rumore dei motori. E, in effetti, secondo quanto ha ammesso il comando della regione aerea, ci sarebbe stato un guasto a entrambi i propulsori, fatto che appare alquanto inconsueto. In ogni caso l' aereo ha iniziato a ruotare verso sinistra. Ha toccato la cima di alcuni alberi, poi ha investito con l' ala un apparecchio da trasporto fermo al bordo della pista, probabilmente un Antonov 76 e gli ha staccato di netto la coda. L' enorme rottame è finito sulla tribuna dove si trovavano centinaia di persone. Intanto il caccia ha proseguito la sua corsa, mentre i due piloti si lanciavano riuscendo a salvarsi. Il Sukoi è piombato su un prato dove si trovavano altri spettatori, incendiandosi e frantumandosi. Gli spezzoni della carlinga, il carburante in fiamme, che è stato schizzato a centinaia di metri di distanza, hanno fatto una strage. Subito è iniziato il via vai delle ambulanze nel tentativo di tenere in vita i feriti portandoli negli ospedali della città e anche in un centro pediatrico non lontano. E' stata aperta un' inchiesta per accertare le responsabilità dell' accaduto e il presidente ucraino Leonid Kuchma, che si trovava in vacanza sul Mar Nero, ha raggiunto Leopoli per rendersi conto dell' accaduto. E' un luglio tragico quello che sta vivendo l' ex repubblica sovietica. All' inizio del mese, una terribile fuga di gas in una miniera del Donetsk, con 35 morti. Poi, il 21 luglio, altri tre morti nella miniera di carbone di Perchotravensk. Adesso, la tragedia di Leopoli. Fabrizio Dragosei www.corriere.it Online le foto e il video della tragedia I numeri 78 i morti nell' incidente aereo, di cui 7 bambini 138 il numero dei feriti, molti dei quali sono in gravi condizioni 10.000 le persone che ieri assistevano alla manifestazione
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